Quando abbiamo fondato Plan Be, solo due cose ci erano perfettamente chiare:
1. le aziende sono fatte di persone ed è alle persone che vogliamo rivolgerci, non ai ruoli.
2. nei limiti della valorizzazione di un investimento, esiste il modo per redistribuire, almeno in parte, pezzetti di ricchezza erranti. Schegge di valore che diversamente verrebbero disperse nel vortice del sistema del consumo.
Siamo ancora troppo “giovani” per sapere se questa filosofia ci darà ragione nel lungo periodo, però un paio di punti a casa li abbiamo già portati.
E’ successo a dicembre con il CAF Onlus di Milano per il quale, grazie alla collaborazione con un’importante azienda del settore assicurativo che ha accettato la sfida di organizzare con noi la cena di Natale aziendale, siamo riusciti a produrre risorse per sostenere TEEN, un importantissimo progetto di assistenza agli adolescenti allontanati dalle famiglie. E lo abbiamo fatto divertendoci.
Ed è successo nuovamente oggi. Oggi che in alcuni villaggi del Madagascar abbiamo fatto in modo che venissero rimessi in valore 50 pannelli solari altrimenti destinati allo smaltimento. Buttati via.
E invece, abbiamo reso possibile l’alimentazione di 2 pozzi, 1 pompa d’acqua, 1 laboratorio di analisi, 1 centro d’accoglienza, l’illuminazione di 1 laboratorio, il funzionamento di una radio diocesana e di 2 frigoriferi per conservare vaccini e medicinali.
Sapete come? Semplicemente parlando con le persone.
Abbiamo parlato con i medici volontari di Health & Teaching onlus. Era una mattina di giugno, e ci hanno raccontato di quanto il tema dell’alimentazione energetica fosse il principale limite a tutti i loro sforzi.
Abbiamo dunque deciso di contattare Kiwa Italia, scoprendo che avevano dei pannelli solari utilizzati per dei test di certificazione che erano in procinto di essere smaltiti.
Abbiamo parlato.
Con persone e alle persone.
Questo è tutto.
Costo totale dell’operazione: un pranzo e qualche telefonata.
Valore economico generato: circa 9.000 euro.
Valore della ricaduta sociale: voi che ne dite?